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 Obiettivo
I sistemi di workflow rappresentano il nucleo fondante dei processi di business delle imprese e aziende. Il grande limite dei sistemi di gestione di workflow correntemente impiegati è quello della bassa flessibilità al cambiamento e della bassa tolleranza agli errori e alle situazioni non previste. Lo scopo di questa unità di lavoro è quello di sviluppare un sistema integrato per la completa gestione della documentazione di un’impresa di qualsiasi genere e in considerazione del grande dinamismo che contraddistingue la gestione dei processi nelle aziende, discende la necessità che i sistemi per il workflow management siano in grado di adattarsi alle dinamiche lavorative secondo le quali il piano iniziale potrebbe essere modificato, ad esempio, per far fronte alla momentanea indisponibilità di alcune risorse oppure alla variazione in alcuni vincoli temporali.

Attività Pianificate
Uno dei modelli più promettenti per la gestione di workflow decentralizzati è costituito dai sistemi intelligenti e autonomi. Piattaforme con capacità di ragionamento basate sul paradigma BDI (Belief-Desire-Intentions) che offrono peculiarità particolarmente interessanti per la costruzione di applicazioni complesse ed auto-organizzanti.
Nel caso specifico la necessità di rendere il WFM scalabile e adattabile al particolare documento da processare può essere soddisfatta da una soluzione basata sulla combinazione di un sistema esperto ed una società di componenti intelligenti autonome. L’architettura di massima è rappresentata in figura:
 
architecture
 Tutti i sotto-sistemi sono realizzati tramite agenti, basati su tecnologia Jason/Moise+ e su standard FIPA.

In particolare il ruolo del sotto-sistema esperto è quello di classificare e codificare le situazioni anomale che si verificano e successivamente di elaborare le procedure adatte per la corretta gestione del particolare documento. Un ruolo chiave sarà svolto dal sottosistema di monitor che ha il compito di osservare l’esecuzione del processo e dell’ambiente di lavoro e di valutare quando si verificano situazioni anomale. Registrare tali informazioni può essere utile, al sistema esperto, per poter effettuare delle previsioni su anomalie future.

L’intero sotto-sistema di esecuzione comprende: un Interprete sintattico che analizza BPMN e genera dei piani eseguibili, un Engine che usa un ragionamento BDI (belief, desire, intention) per tramutare il piano in azioni concrete.
Gli agenti collaborano secondo organizzazioni dinamiche le quali forniscono l’insieme degli attuatori che interagiranno scambiandosi messaggi e servizi compatibili agli standard per facilitare la loro interazione con altre applicazioni esistenti.

Gli obiettivi di business rappresentano i risultati attesi dall’esecuzione di un dato workflow. Nella nostra visione spetta al sistema di enactment di decidere in autonomia e in modo proattivo come raggiungere questi risultati, sulla base dei servizi esterni disponibili. E’ quindi necessario un disaccoppiamento tre le attività a disposizione del sistema e i goal di business che possono quindi essere iniettate in modo dinamico.
Né il BPMN né il BPEL includono alcuna caratteristica per specificare gli obiettivi di business (anche se alcuni tentativi di creare un modello di business sono stati fatti con il Business Motivation Notation (BMM).
Pertanto, è stato necessario modellare un linguaggio di specifica dei goal di business con le seguenti caratteristiche: 1) rappresentare i requisiti e i vincoli dei sistemi informativi, 2) descrivere il comportamento atteso del sistema, 3) sintassi formale, 4) orientato all’uomo (fascia di utenza ‘business’), 5) includere punti di incertezza nelle specifiche, e infine 6) deve permettere di specificare almeno un qualunque processo di business che possa essere rappresentato in BPMN